Osteoporosi

L’osteoporosi è una malattia cronica con uno sviluppo lento e progressivo, caratterizzata da una compromissione della resistenza dell’osso, che predispone il soggetto a un aumentato rischio di frattura. 

Diagnosi

Per la diagnosi dell’osteoporosi è utile l’esame MOC-DXA (Dual-Energy X-ray Absorptiometry), in quanto permette di valutare la densità minerale dello scheletro e quindi la salute ossea. Si serve di una tecnica a doppio raggio X. È un esame semplice, privo di rischio radiologico, con una durata di pochi minuti e non necessita di alcuna preparazione da parte del paziente.

Cause

L’osteoporosi senile è associata a fisiologici processi di invecchiamento, di norma si verifica dopo i 60 anni, due volte più frequente nelle donne rispetto agli uomini. 
L’osteoporosi secondaria, invece, è determinata da una molteplicità di cause correlate a un deficit di qualità e quantità ossea in seguito a patologie o trattamenti farmacologici, quali per esempio:

  • malattie croniche (es. endocrine, autoimmuni, neuromuscolari) 
  • malattie oncologiche
  • malattie intestinali (es. celiachia, IBD)
  • iperparatiroidismo
  • malattie della tiroide
  • malattie ematologiche
  • utilizzo di cortisone
  • utilizzo di inibitori delle aromatasi per neoplasia mammaria

Nella maggior parte dei casi l’osteoporosi è asintomatica, non causa sintomi o segni particolari. Tuttavia, non è da sottovalutare perché predispone il verificarsi di fratture ossee, soprattutto del femore prossimale (collo), della colonna vertebrale e del polso. 
A differenza della sintomatologia, poco rilevante, le fratture ossee sono parecchio dolorose e faticano a guarire spontaneamente, richiedendo nella quasi totalità dei casi un intervento chirurgico riparativo.