Si tratta di una procedura eseguita in regime “day-hospital”, con l’ausilio di sola anestesia locale. La procedura consiste nell’inserire uno strumento nell’uretra e attraversarla fino ad arrivare a livello della prostata. A questo punto, a seconda della grandezza dell’adenoma prostatico, si procede al posizionamento di due o più dispositivi UroLift® che agiscono da “tiranti”, spostando i lobi prostatici verso l’esterno e riducendo la pressione della prostata sul canale uretrale. È bene precisare che questo intervento viene proposto solo a uomini la cui prostata presenta specifiche caratteristiche (adenomi di piccolo volume e con determinate morfologie), che vengono precedentemente verificate attraverso un’uretroscopia flessibile ambulatoriale.
I vantaggi di questa procedura comprendono sicuramente la bassa invasività, la reversibilità e l'assenza di anestesia generale. I dispositivi UroLift® possono infatti essere facilmente rimossi in qualsiasi momento, e comunque non escludono la possibilità di procedere con un intervento disostruttivo di altro tipo. Questa flessibilità offre ai pazienti maggiori opzioni di trattamento personalizzate in base alle loro esigenze e condizioni mediche.
Un ulteriore vantaggio del posizionamento di questi dispositivi è il mantenimento dell'eiaculazione.
I possibili effetti indesiderati includono: presenza di sangue nelle urine, incontinenza urinaria transitoria, disturbi irritativi minzionali (frequenza o urgenza). Nella maggior parte dei casi queste problematiche sono lievi e si risolvono in 2-4 settimane.