L’ipertermia utilizza due sorgenti di calore: una per riscaldare i tessuti profondi (sorgente endogena elettromagnetica), l’altra per raffreddare gli strati cutanei (sorgente esogena ad acqua circolante). Con l’ipertermia è dunque possibile riscaldare in modo selettivo ed in profondità, mantenendo i tessuti esterni ad una temperatura controllata.
Gli effetti biologici dell’ipertermia consistono nell’incremento del flusso ematico locale, nell’incremento degli scambi metabolici e dell’apporto di ossigeno, nella rimozione di cataboliti ed essudati, nella diminuzione della frequenza di scarica dei recettori del dolore, nell’aumento della estensibilità del collagene e
dell’efficienza contrattile del muscolo, nella riduzione dello spasmo muscolare e degli infiltrati infiammatori e nella diminuzione dell’edema.
I campi di applicazione dell’ipertermia:
Controindicazioni:
Controindicazioni nella sede corporea da trattare: