Marrubium

Marrubium Creticum e Vulgare

I

Mentha crispa, verticillata. Mentha vulgata serpens rotundiore folio, Pulegijflore coronato, Lobel. Dioscorides duas natùm Menthæ proposuit species, sativam scilicet, & silvestrem, quam Menthastrum vocant : recentiores tamen, inventa veterum locupletantes, plures enumerant, & sub illis hanc non postremam. Folijs prodit faturatæ viriditatis, rotundis, serratis, rugosis, & parùm piloso, geniculato; hujus brachia in summo floribus purpurascentibus : semina minutissima & rotunda ...

II

Urtica Romana, & urtica urens prior. Nulla Urticarum hac acriror, tàm mordacem pruritum excitat, vel tactu levisculo, quare meritò prima habetur, quamvis ad Dioscorideam primà asperiorem notis omnibus accedat, atquae hacratione, propter magnam efficaciam, etiam officinarum usui serviat ...

da:
CELEBERRIMI EYSTETTENSIS
Septimus Ordo Fol. 5




Come essicare e conservare le essenze


A meno che LA PARTE ATTIVA raccolta si debba usare allo stato fresco la si deve essicare il più presto possibile. Questa operazione è fondamentale per conservare a lungo sia i principi attivi che quelli secondari, che diversamente andrebbero perduti. La buona riuscita di questa operazione si giudica dall'aspetto delLA PARTE ATTIVA ottenuta, che deve essere il più vicino possibile, specialmente nel colore, a quello del materiale di partenza. Prima di procedere alla essicazione bisogna fare un'ulteriore ed accurata cernita, allontanando tutte le parti estranee alLA PARTE ATTIVA.

L'essicazione, in generale, si effetua disponendo il materiale in strato sottile su telai a graticcio oppure su assicelle ricoperte di tela grossa o fogli di carta assorbente. L'essicazione deve essere fatta in luoghi asciutti e ben ventilati, la maggior parte delle volte al riparo dalla luce solare diretta. Le radici, le altre parti sotterranee della pianta ed i frutti possono essere quasi sempre essicati esponendoli al calore del sole dopo averli tagliati o spaccati per il lungo e infilati con uno spago in lunghe collane.

L'operazione di essicazione può procedere anche per 15 - 20 giorni: bisogna aver cura di rivoltare di tanto in tanto le parti da essicare, scartando quelle imperfette, deteriorate, annerite, affette da parassiti. L'essicazione può considerarsi terminata quando LA PARTE ATTIVA, spezzata fra le mani, si rompe facilmente con un rumore caratteristico.

Per rifarci alla quantità di materiale da raccogliere, riportiamo indicativamente il rapporto tra il materiale fresco e dopo la sua essicazione.

da 1 Kg. di foglie ed erbe si ottengono circa 150 gr. di essicato.
da 1 Kg. di radici, rizomi e bulbi si ottengono circa 300 gr. di essicato.
da 1 Kg. di rami si ottengono circa 400 gr. di essicato.
da 1 Kg. di gemme e cortecce si ottengono circa 500 gr. di essicato.

le essenze raccolte vanno utilizzate entro l'anno cercando anzi, per quanto possibile, di far seguire al periodo di raccolta quello di utilizzazione. Scartare senza indugio le essenze più vecchie di un anno sostituendole con quelle del nuovo raccolto costituisce una delle regole più ferree che i consumatori di erbe devono seguire.



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