FAMIGLIA:
Asteraceae (compositae)
NOMI COMUNI:
Pe' d'asén, laciarei, pie di muss, ugna cavallina, petaccio, erba de tussiu.
LA PARTE ATTIVA:
I capolini e le foglie.
QUANDO SI RACCOGLIE:
I capolini si raccolgono in febbraio - aprile appena prima che sbocciano o all'inizio della fioritura; la foglie vanno raccolte in giugno - luglio, quando sono ben sviluppate, eliminando il picciolo.
PROPRIETÀ:
Tossifughe, espettoranti, astringenti, emollienti, lenitive.
PRINCIPI ATTIVI:
Mucillagini, polifenoli (tannini), zuccheri, sali.
COME SI USA LA PARTE ATTIVA
La Farfara è una delle piante più valide per la cura della tosse e delle affezioni delle pelle. LA PARTE ATTIVA, costituita dai capolini e dalle foglie, è ricca di polifenoli, zuccheri e mucillagini.
La Farfara ha, per uso interno, proprietà emillienti della gola, sedative della tosse ed espettoranti utili nel caso di raffreddore e influenza, laringiti, tracheiti e bronchiti.
Per uso esterno ha proprietà astringenti e leggermente antisettiche, emollienti, lenitive, utili nelle infiammazioni della pelle, desquamazioni, pruriti, foruncolosi.
In genere i capolini si usano prevalentemente per uso interno e le foglie per quello esterno; le due droghe hanno comunque proprietà analoghe e sono praticamente intercambiabili.
Nel campo cosmetico la Farfara è impiegata come emolliente, astringente e lenitivo per pelli impure, sensibili, facilmente arrossabili.
Le foglie secche vengono fumate per alleviare gli attacchi di asma.
USO INTERNO
I capolini (o le foglie):
Per sedare le infiammazioni dell'apparato respiratorio.
Infuso:
3 grammi in 100 ml di acqua. Due - tre tazze al giorno.
USO ESTERNO
Le foglie:
Per le irritazioni della pelle e delle mucose esterne (zone intime).
Infuso:
6 grammi in 100 ml di acqua. Fare lavaggi, applicare compresse imbevute di infuso sulle zone interessate.
USO COSMETICO
Un buon bagno emolliente e decongestionante si ottiene gettando una o due manciate di droga nell'acqua del bagno.